Perché abbiamo paura del giudizio degli altri?
Un vissuto comune è quello di sentirsi inibiti, bloccati e spaventati da ciò che qualcun altro potrebbe dire o pensare di noi. Spesso questa paura è ciò che ci impedisce di sentirci liberi di essere noi stessi, di esprimere ciò che pensiamo e desideriamo, di fare qualcosa che vorremmo tanto fare. Ma perché la paura del giudizio degli altri è così potente? Che cosa c’è in gioco?

Perché abbiamo paura del giudizio degli altri. Qualche domanda!

Quante volte ci guardiamo attraverso gli occhi degli altri? Quante volte il peso del loro sguardo definisce ciò che pensiamo di essere o di non essere? Quanto in profondità ci tocca una critica altrui? Che cosa mettiamo in discussione quando qualcuno esprime un’opinione su di noi?

Perché abbiamo paura del giudizio degli altri. Gli ALTRI

Vi siete mai chiesti se questi “altri” sono reali o immaginari? Ciò che vediamo nei loro occhi è veramente ciò che loro stanno vedendo o è una nostra attribuzione? Ciò che sentiamo nelle loro parole è veramente ciò che stanno dicendo o è il nostro modo di dare significato alle loro parole?

Mi viene in mente un paziente, Federico. Durante una discussione, la sua ragazza gli ha detto che non si sentiva in grado di gestire i suoi cambi d’umore. La reazione immediata di Federico è stata quella di sentirsi giudicato e di conseguenza “sbagliato”, di vedere la propria emotività come qualcosa di negativo da eliminare. Sentirsi così lo ha portato a chiudersi e a prendere le distanze da lei. Ciò che non aveva considerato era che quello era il proprio modo di leggere le parole della sua ragazza, che invece stava solo cercando di comunicargli la propria difficoltà nel capirlo e nel trovare un modo per dialogare. La sua ragazza non gli stava dicendo che lui era sbagliato ma che lei aveva delle difficoltà a trovare una via per stare insieme in modo più sereno, per riuscire ad affrontare con lui anche i momenti più stressanti.

Perché abbiamo paura del giudizio degli altri. Cosa proteggiamo?

Forse la nostra paura è che gli altri possano vedere di noi quelle parti che ci spaventano di più, che ci rendono più fragili, più deboli, più delicati – quelle parti che noi stessi facciamo fatica a guardare. Tutte le difese che abbiamo costruito fino a quel momento crollerebbero e, a quel punto, come potremmo stare in relazione all’altro se il modo che abbiamo usato fino a quel momento non funziona più? L’altro saprebbe accettare che non siamo perfetti? Che abbiamo paura? Che siamo a volte arrabbiati, lunatici, dipendenti? O ci lascerà soli, ci abbandonerà, ci giudicherà? Saremo noi in grado di gestire un rifiuto, la solitudine, la perdita di una relazione?

Potrebbe valere la pena di chiedersi perché dare valore al giudizio degli altri a volte sia così importante, che cosa ci permette di tenere celato, che cosa ci permette di non tirare fuori e di non affrontare, da che cosa ci protegge. E farsi questa domanda ci permetterà di vedere qualcosa di noi che al momento magari non ci piace, qualcosa che forse addirittura disprezziamo e di cui vorremmo liberarci. Ma nel tempo potremmo arrivare a comprendere perché si trova lì, a dargli un suo senso, a riconoscerlo come nostro e ad accettarlo. Se noi per primi lo accettiamo, gli occhi degli altri diventeranno meno giudicanti, meno spaventosi – perché il peso che daremo al loro sguardo sarà diverso. Saremo più liberi di essere ciò che siamo, anche con le nostre parti più fragili, e di scegliere a chi mostrarle. Forse ci accorgeremo che anche le altre persone accetteranno quelle parti – le ameranno a volte – perché in esse riconosceranno ciò che c’è anche dentro di loro. E se non lo faranno, potremo chiederci se sono davvero persone che vorremmo avere accanto.

Se anche tu ti senti bloccato e
spaventato dal giudizio degli altri
e ti piacerebbe trovare un nuovo modo di stare nelle relazioni, contattaci.

Articolo di
Sarah Billekens
Psicologa e Psicoterapeuta del team QuiPsico.