Emozioni fuori controllo? Forse è il corpo a parlare 👇

“Conosco i miei problemi, ma non riesco a superarli”,  scrive C.
“Mi spavento o mi arrabbio per nulla”, dichiara F.
“Non riesco a gestire alcune emozioni”, mi ripete S.

Quante volte capita di sentire o pronunciare frasi del genere? 

Le cause possono essere molteplici e di diversa origine; tuttavia, a volte, potrebbe significare una difficoltà ad uscire da uno stato cronico di ipervigilanza e iperattivazione. La causa di ciò potrebbe essere la mancata elaborazione di memorie e vissuti di natura traumatica. 

Che cos’è un trauma psicologico?

Il trauma psicologico è la risposta ad un evento che minaccia l’integrità dell’organismo o la stabilità della psiche. 

Ne sono alcuni esempi:

• L’essere esposti a rischio o minaccia di morte
• L’aver assistito alla morte di qualcuno
• Esposizione a violenze (fisiche, psicologiche o sessuali).

Se è vero che quelli appena descritti sono esempi di esperienze riconosciute universalmente come traumi “gravi”, i cosiddetti traumi T (maiuscola), è altrettanto vero che esistono molte esperienze stressanti, non oggettivamente gravi e traumatizzanti, che però lasciano ugualmente segni nella psiche e nel corpo che faticano ad andare via. 

Esperienze di tradimento, derisione e bullismo, separazione ed esclusione non rappresentano di per sé un trauma, ma possono diventarlo a seconda della propria storia di vita e della propria sensibilità. 

Come “si forma” un trauma?

Quando una persona subisce un trauma, si innesca una complessa rete di risposte fisiologiche finalizzate a garantire la sopravvivenza immediata dell’organismo.

Il trauma può alterare il funzionamento del cervello e del corpo. In particolare:

• Amigdala: L’area del cervello responsabile della paura e della risposta di “lotta o fuga” diventa iperattiva, causando una percezione continua di pericolo.
• Ippocampo: Coinvolto nella memoria, può subire danni, rendendo difficile distinguere tra passato e presente.
• Sistema nervoso autonomo: La persona può rimanere bloccata in uno stato di iperattivazione (ansia, insonnia) o in uno stato di blocco emotivo (apatia, distacco).

Le persone con trauma non elaborato tendono a reagire in maniera automatica e impulsiva a certi stimoli, rivivendo le esperienze dolorose senza riuscire a gestirle. Molti traumi interrompono il legame tra mente e corpo, portando a sintomi somatici come tensioni muscolari, dolori e difficoltà respiratorie. Non ascoltare il corpo e le memorie che conserva porta inevitabilmente a perdere informazioni importanti su come superare o gestire un problema. 

Come fare per superare un trauma?

Le tecniche corporee facilitano l’unione tra mente e corpo, permettendo il contatto con emozioni e percezioni. 

Le tecniche corporee in psicologia hanno lo scopo di trattare quelle emozioni difficili da accettare e le esperienze che le accompagnano. Cercano anche di promuovere la consapevolezza di sé. Il movimento del corpo e persino il movimento degli occhi, ad esempio, sono indicati come valide modalità di intervento.

Alcuni esempi di tecniche corporee sono: 

• Training Autogeno 
• EMDR  
• Grounding 
• Tecniche di respirazione 
• Mindfulness

Grazie a queste tecniche, le persone imparano a rimanere presenti, a gestire le emozioni difficili e a riconnettersi con il proprio corpo e la propria mente. Quando inseriti in un percorso di psicoterapia, la loro efficacia è data dalla capacità di ripristinare il contatto e la comunicazione tra la mente e il corpo, favorendo il superamento di quei blocchi che impediscono di vivere esperienze e relazioni serene e appaganti, senza il costante condizionamento del passato.

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per superare i blocchi emotivi e riprendere in mano la tua vita!

Articolo di Giulia Bianchera
Psicologa e Psicoterapeuta Clinico-Dinamica del team di QuiPsico.